La gastronomia dell'Alto Adige è nota per la sua alta qualità. Lo dimostrano tra l'altro i numerosissimi riconoscimenti, tra cui le 26 stelle Michelin, che la provincia più settentrionale d’Italia ha ricevuto per l’attuale Guida Michelin 2024.
Alpina e mediterranea: ecco come si presenta la cucina altoatesina
Le migliaia di ospiti che frequentano l'Alto Adige apprezzano non soltanto il paesaggio straordinario, le condizioni meteo molto favorevoli e la cucina gustosa, ma anche l'alto livello che i cuochi altoatesini hanno raggiunto negli ultimi anni. Il mix inconfondibile tra piatti alpini e mediterranei, completato da eccelsi vini locali, ha fatto conoscere la cucina altoatesina ben oltre i confini regionali. L'originalità della cucina sudtirolese si rispecchia sia nei grandi piatti classici locali, quali canederli e “schlutzkrapfen” (mezzelune) nelle più svariate versioni, sia nelle specialità italiane, come pizza, pasta e risotto… Non ultimo, nelle reinterpretazioni e combinazioni, a volte audaci, di entrambe le tendenze. Il fatto che questo abbinamento, esaltato da grande abilità manuale e sapiente creatività, sia un fattore vincente, lo dimostra l'altissima densità di ristoranti stellati e/o menzionati dalle guide gastronomiche dell'Alto Adige.
Numero Uno in Italia
Con 26 stelle Michelin per 21 ristoranti altoatesini, la provincia di Bolzano vanta il numero più elevato di stelle Michelin in tutta Italia - un riconoscimento davvero eccezionale! Il Ristorante “Atelier Mössmer” a Brunico di Norbert Niederkofler guida questa classifica con ben 3 stelle Michelin. 2 stelle Michelin sono state ottenute da: Ristorante Terra nell’Auener Hof in Val Sarentino, Gourmetstube Einhorn nel Romantikhotel Stafler a Campo di Trens vicino a Vipiteno e dal Castel finedining presso l’Hotel Castel a Tirolo. Seguono altri 17 ristoranti che lavorano a livello “stellato”, assicurando così all’Alto Adige un risultato superiore alla media, se rapportato alla densità della popolazione.
Vini dell'Alto Adige: ai vertici delle classifiche internazionali
La gastronomia altoatesina viene completata in modo perfetto dai viticoltori della regione i quali, con eccezionali vini rossi e bianchi, dominano da anni le più rinomate guide enologiche e regalano sorsi di raffinato piacere. La zona vinicola più settentrionale dell'Italia deve la sua ottima reputazione soprattutto ai vini bianchi freschi-fruttati e alle specie autoctone, come il Lagrein. Il 98,8% dell'intera superficie di coltivazione dell'Alto Adige è protetto dal marchio DOC, che attesta la denominazione di origine controllata e garantisce pertanto la provenienza del vino. Anche questa percentuale è unica a livello nazionale e conferma l'impegno per la massima qualità che, già da decenni, caratterizza il lavoro dei viticoltori dell'Alto Adige.
Il gusto è protagonista: qualità prima di quantità
Gusto e qualità sono i principi guida in Alto Adige. Da diversi anni l'agricoltura altoatesina ha introdotto il marchio di qualità, che prevede la tutela legale di determinati prodotti agricoli e disciplina la coltivazione e la produzione dei vari prodotti secondo precisi capitolati. Questa ricerca della qualità ha conseguito ottimi risultati negli anni e continua a fruttare ancora oggi. Il turismo e l'agricoltura si integrano perfettamente grazie a importanti collaborazioni e offrono entrambi la migliore qualità per quantitativi ridotti, rinunciando alla produzione di massa. Grazie a tanti piccoli circuiti e strutture locali, cibi sostenibili e di altissima qualità finiscono sui piatti non solo della popolazione dell'Alto Adige, ma anche di tutti gli ospiti. Inoltre, l'autentica dedizione, la passione per la propria terra e la genialità culinaria rendono la cucina sudtirolese unica al mondo.
Regionale e naturale: un'apoteosi dei sensi
La cucina tradizionale punta soprattutto su materie prime locali e tipiche della regione, che vengono proposte rispettandone la stagionalità. Accanto a mele, speck e vino, si possono fregiare del marchio “Qualità Alto Adige” anche la carne di manzo, il latte e le uova, che trovano largo uso nella realizzazione dei piatti locali. Di esempi ce ne sono molti: basti pensare al risotto alle erbe alpine e mele con formaggio verde che, nell'elenco dei grandi classici dell'Alto Adige, si trova in ottima compagnia del filetto di manzo in crosta di erbe e parmigiano altoatesino. Per concludere in bellezza, non può mancare uno strudel con mele sudtirolesi, completato da un classico caffè macchiato all'italiana con latte delle montagne altoatesine. La combinazione di regionalità e naturalità della cucina altoatesina diventa così un'esperienza per tutti i sensi. Il gusto in Alto Adige non rimane una mera prerogativa di pochi, ma è una componente apprezzabile a tutti i livelli. È impossibile ignorarlo - e perché mai si dovrebbe?! In fondo è bello e confortante sapere di potersi viziare di lusso... anche in tema di piaceri culinari.